Vauro e Vincino in politica, nasce il PdM a Palermo

PALERMO – Non bastava il caos creato dalle primarie nel Pd o l’infinito elenco di 28 liste presentate, con più di 1000 candidati, alle amministrative del 6-7 maggio: adesso la città di Palermo trema per l’arrivo de «Il Male». Vauro e Vincino, tramite il loro settimanale satirico, hanno deciso di scendere in politica e presentare ufficialmente un candidato sotto il simbolo del «Partito de il Male». Nei precedenti numeri della rivista è stato sbandierato il volto di Dario Campagna contornato da slogan: «Il sindaco che Palermo non si merita» e dal logo del neonato partito.

IL PARTITO DEL MALE – «L’idea è di Vincino – spiega lo stesso candidato – che dopo le fantastiche primarie Pd ha deciso con Vauro di mettere il loro burattino (cioè io) in campo». Palermo è la città dello stesso Campagna, che come si legge nei facsimile, è un “palermitano purosangue del quartiere Cep viale Michelangelo, il più disgraziato di quelli che lavorano al Male”. All’interno del manifesto del PDM sono stati illustrai i punti chiave del programma elettorale: «Decine di concorsi pubblici meritocratici, acqua calda tutto l’anno a Mondello, meno cinesi in via Lincoln, meno catanesi a Palazzo delle Aquile, una funivia per Monte Pellegrino, la Metro Sferracavallo-Acqua dei Corsari, più taverne low cost a Ballarò, giardini zen allo Zen e 2.000 Euro al mese per tutti (tranne che per gli operatori Amia)».

CAMPAGNA – Lo stesso Campagna non ha esitato a rilasciare dichiarazioni nei confronti degli altri candidati, affermando di avere «i capelli più belli di Ferrandelli», che «Costa non lo considero nemmeno» e di non provare stima per il movimento 5 stelle, che a suo dire gli fanno «una pippa». «Rispetto il generale Pappalardo e il suo charme – spiega Campagna – ma mentre lui promette contratti a tempo indeterminato per tutti, io darò contratti a tempo indeterminato per tutti».

Ma il colpo di scena è lasciato al finale, infatti il “Partito de il Male”, che non ha stretto alleanze con altri partiti, ha deciso di presentarsi direttamente «al secondo turno – come spiega lo stesso Campagna – perché ora, con 2000 candidati inutili, sarebbe troppo facile sbaragliarli».

(articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno.it, 12 aprile 2012)

Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
Saul Caia

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Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

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