Forza Giovanni, continua a lottare!
Non succede in Sicilia, nemmeno in Calabria dove Giovanni ha le sue origini e dove frequentemente si reca. Ma in Emilia, precisamente a Modena, la città di Enzo Ferrari, della Maserati, dell’aceto balsamico e dei gloriosi Estensi.
Quella emiliana non sembra essere una realtà vicina alla criminalità organizzata, e parafrasando Marcello Dell’Utri, se “la mafia non esiste” in Sicilia, figuriamoci al Nord. Eppure Giovanni Tizian racconta un sistema oscuro che si estende nella pianura padana, attraversando l’appennino tosco-emiliano.
La Lega Nord per anni ha battuto il pugno sul tavolo celando dietro un castello di carta la realtà dell’economia settentrionale, fatta di compromessi e accordi con la criminalità organizzata.
Mafia, Ndrangheta e Camorra, già dai tempi delle prime confessioni dei collaboratori di giustizia, avevano varcato quella linea Maginot che spaccava in due il Bel Paese. Giovanni, nel suo libro “Gotica. ‘Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea” (Round Robin Editrice) lo aveva raccontato. Aveva parlato di pizzo, estorsioni, minacce, corruzione elettorale, appalti truccati. Ma in pochi gli avevano creduto, altri continuavano a storcere il naso e far finta di nulla. Oggi però, che Giovanni per precauzione è stato messo sotto scorta per le sue denuncie e i suoi articoli, quella verità nascosta torna a galla. Tutti tornano a parlare della criminalità al Nord, tutti solidarizzano con Giovanni. Purtroppo in Italia, spesso e volentieri, un giornalista non ha credibilità finché non viene minacciato, messo sotto scorta o persino ucciso. Solo dopo ci si accorge che aveva ragione.
Forza Giovanni, non mollare, continua a lottare.
Saul Caia
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
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