Firme false pro Pd: prime conferme a Siracusa
Se prima poteva sembrare solo una supposizione, adesso ci sono le prime conferme. Gli elenchi della lista elettorale “Rinnoviamo Siracusa Adesso!”, presentati nel 2013 a supporto della candidatura del renziano Giancarlo Garozzo, oggi sindaco, sono stati alterati all’insaputa di alcuni firmatari.
TUTTO ha origine dall’esposto dell’architetto Giuseppe Patti, capolista di “Siracusa Adesso!” e
in passato vicino al primo cittadino con il quale ha rotto, che ha denunciato ai magistrati “anomalie” nella compilazione degli elenchi. Inizialmente si era ipotizzato che le griglie delle raccolte firme fossero state fotocopiate in quanto poco sgualcite. In seguito, però, alcuni cittadini hanno disconosciuto la loro firma e a volte dichiarato che la carta d’identità e la data di nascita registrate non corrispondevano. I magistrati, avvalendosi anche di perizie calligrafiche, cercheranno di chiarire la situazione anche convocando i rappresentanti della lista e chi ha autenticato le firme.
Il Fatto ha avuto accesso agli elenchi e contattato alcuni apparenti firmatari. “Non ricordo di aver mai firmato liste d’appoggio a politici o a elezioni amministrative, credo di aver firmato in passato solo in occasione dei referendum”, racconta Marina De Michele, insegnante e vicedirettore del periodico La Civetta, vincitrice del premio Mario Francese per le inchieste del 2012 sul “caso Siracusa”. “La firma non è la mia, è uno scarabocchio, solo la data di nascita è esatta, perché anche il documento d’identità è sbagliato”, commenta la De Michele che insieme al figlio ha già testimoniato in Procura. Il caso si è ripetuto con il consigliere di circoscrizione Silvio Vintaloro, eletto nella lista Pd e passato a Sinistra Italiana, che ha
confermato di “non aver firmato quei fogli” tantomeno “altre liste” . Un altro elettore racconta al Fatto: “Quella non è la mia firma, avevo letto di questa storia, ma non pensavo ci fosse anche il mio nome”. Resta stupito quando gli mostriamo che c’è. “Non ho mai firmato nessuna lista politica, tantomeno quei fogli. La data di nascita è la stessa, ma il documento d’identità non è il mio”.
IN QUESTI GIORNI un secondo esposto è stato presentato in Procura dalla consigliera Simona Princiotta, eletta nel centrodestra e transitata nell’area riformista del Pd, che già in passato ha
consegnato ai magistrati registrazioni “fai-da-te” di conversazioni intrattenute con esponenti politici locali che raccontano possibili spartizioni di appalti. Chiede che si analizzino gli elenchi della lista di riferimento del primo cittadino, suo avversario politico, “Garozzo Sindaco”.
IL CASO potrebbe allargarsi. Il deputato regionale pentastellato Stefano Zito, in seguito a una segnalazione, procede privatamente all’analisi degli elenchi di cinque liste civiche tramite un perito calligrafico, per comprovare eventuali anomalie. L’attuale situazione politica aretusea, già molto instabile, potrebbe presto mutare. “Se la magistratura accerterà le irregolarità, i fatti sarebbero abbastanza gravi, e il sindaco dovrebbe fare delle serie valutazioni e un passo indietro – osserva Zito –. Anche perché quella lista ha raccolto circa tremila consensi, ottenendo tre consiglieri, quindi gli scenari e gli equilibri del consiglio potrebbero e sarebbero diversi senza quei voti”.
** Articolo pubblicato nell’edizione cartacea de Il Fatto Quotidiano.it, 14 dicembre 2016 **
Saul Caia
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
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