Nuovo stadio, Zamparini indagato
Maurizio Zamparini è indagato, insieme ad altre persone, dalla Procura di Palermo per appropriazione indebita, riciclaggio, impiego di proventi di provenienza illecita, autoriciclaggio, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e falso in bilancio aggravato dalla trans nazionalità.
NELLA MATTINATA di ieri la Finanza ha perquisito la sede del Palermo Calcio, l’abitazione del presidente e gli uffici delle sue attività. S’indaga sulla parte di cessione della Mepal, la società creata da Zamparini per commercializzare i prodotti rosanero, e che ingloba anche il progetto per il nuovo stadio e il centro sportivo. “Ho ricevuto una telefonata da Angelo Baiguera (executive manager del Palermo, ndr) – ha spiegato il presidente ai microfoni di LiveSicilia.it – ‘Maurizio, mi hanno detto che se non vendi a Baccaglini vengono in Friuli e ti arrestano’. Mi sono messo a ridere e oggi accade tutto questo. Trovo veramente strano l’intervento della Procura dopo quella telefonata”. La Procura ha smentito che le indagini riguardano “le vicende relative alla cessione” del club. Per mesi ha tenuto banco, il passaggio di proprietà al gruppo americano capitanato da Paul Baccaglini, showman ed ex Iena, portavoce del fondo Integritas Capital, società a responsabilità limitata con sede in una cittadina del Kent inglese. Il Fatto aveva già evidenziato i numerosi interrogativi che ruotava- no attorno all’operazione, partendo dalle due società rappresentate da Baccaglini, con “meno di tremila sterline di capitale”,fino alle cifre mai chiarite sul closing. L’accordo è saltato la settimana scorsa, quando Zamparini ha rifiutato l’offerta, sembrerebbe pari a 20 milioni di euro, presentata dall’ex Iena.
DA OLTRE TRENT’ANNI, l’imprenditore friulano è uno dei presidenti più longevi del calcio italiano. Agli albori come patron del Pordenone Calcio, poi alla guida del Venezia, infine l’acquisto nel 2002 dei ‘rosanero’ da Franco Sensi. Con i siciliani vive gli anni di maggior successo: la promozione in A, l’approdo nelle coppe europee e la finale di Coppa Italia. Lancia numerosi talenti, comprati per pochi milioni e rivenduti a peso d’oro ai grandi club, ma il suo carattere diretto si scontra con i mister che guidano le sue squadre, conquistandosi la fama di “mangiallenatori”. In Sicilia ne caccia 28 in tredici anni, che sommati alle precedenti esperienze tocca quasi la sessantina. Dopo l’operazione saltata con Baccaglini, Zamparini ha dichiarato di non essere più interessato al Palermo, e si essere in contatto con investitori pronti a rilevare la società, come Frank Cascio, ex manager della pop star Michael Jackson. Non è la prima volta che si parla di compratori esteri, nel 2012 sembrava fatto il passaggio a un gruppo di sceicchi, che illuse la tifoseria, poi è toccata alla cordata russa. L’indagine della magistratura si aggiunge alla retrocessione del club tra i cadetti e al debito stimato intorno ai 120 milioni di euro. Il futuro del Palermo calcio sembra essere più nero che rosa.
** Articolo pubblicato nell’edizione cartacea de Il Fatto Quotidiano (pag. 18), sabato 8 luglio 2017 **
Saul Caia
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
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