Siracusa, I guai e le faide del Pd
Le carte di Potenza, intercettazioni fai-da-te e appalti nel mirino: la giunta renziana traballa
La ribalta mediatica per il Partito Democratico di Siracusa è arrivata ad aprile scorso, quando il consigliere Antonio ‘Tony’ Bonafede, oggi ai domiciliari e sospeso dal Consiglio comunale e dal partito, è stato arrestato a Pozzallo insieme ad altre due persone, mentre viaggiava verso Malta con due trolley carichi di marjiuana e hashish, per un peso totale di 19 chili. Eppure quella vicenda, non è l’unica che tiene banco nel Pd della città siciliana, coinvolto in numerose inchieste giudiziarie che hanno indebolito la giunta renziana guidata da Giancarlo Garozzo, provocando un’inesorabile spaccatura tra le di- verse anime della maggioranza.
L’ULTIMO CASO riguarda l’indagine sulla possibile rete di favoritismi e ritorsioni in relazione ad appalti e gare pubbliche sulla gestione degli asili nido: l’inchiesta è nata dagli esposti della consigliera Simona Princiotta, eletta in una lista del centrodestra e passata poi alla corte del Pd con il deputato Giuseppe Zappulla. Agli atti della Procura, ci sono gli audio privati della Princiotta che ha registrato a loro insaputa colleghi di partito e opposizione mentre conversava con loro a proposito della gestione amministrativa della città.
Ma non è l’unico guaio in corso. Sotto indagine per traffico d’influenze e turbativa d’asta sono finiti anche l’ex capo di gabinetto del sindaco Giovanni Cafeo (renziano) e l’assessore ai Lavori pubblici e consigliere comunale del Pd Alfredo Foti, nipote dell’ex sottosegretario democristiano Gino Foti. Pur non essendo tesserato al Pd, l’ex sottosegretario è una figura ingombrante per i democratici siracusani: proprio la sua vicinanza con Cafeo è stata una dei motivi del raffreddamento dei rapporti tra il sindaco e il suo braccio destro. Va ricordato che entrambi – Garozzo e Cafeo –, pur non essendo indagati, si sono ritrovati negli atti della Procura di Potenza: nelle conversazioni intercettate nell’inchiesta sullo scandalo petroli, l’imprenditore augustano Gianluca Gemelli si sarebbe avvalso del duo Garozzo-Cafeo per interfacciarsi con Foti, e ottenere i favori del ministro Graziano Delrio per la riconferma dell’avvocato Alberto Cozzo a commissario dell’Autorità Portuale di Augusta. Vicenda però negata a più riprese dallo stesso ministro
“Non saranno gli avvisi di garanzia o i rinvii a giudizio a fare dimettere qualcuno della giunta, perché questo non è previsto da nessuna parte dello statuto del Pd”, ha ribadito il primo cittadino nel corso di una conferenza stampa, dinanzi all’intera giunta, per rispondere pubblicamente a chi gli chiedeva le dimissioni.
DA DIVERSO TEMPO, l’amministrazione naviga a vi- sta, sorretta da una maggioranza instabile che non ha potuto fare a meno del sostegno di ex forzisti, An e Udc. A questo bisogna aggiungere, il caos dei 70 amministratori, consiglieri, dipendenti e tecnici comunali che sono finiti nel mirino dei magistrati nel corso della attuale e della precedente consiliatura. Tra questi ci sono lo stesso sindaco Garozzo, accusato di abuso d’ufficio per la concessione del servizio idrico nei comuni di Siracusa e Solarino, e lo stesso Cafeo che nel 2011, da componente della segreteria regionale del Pd, finì in una vicenda di false fatturazioni. Nove mesi fa si è dimesso dalla carica di presidente del consiglio comunale Leone Sullo, in passato assessore della giunta forzista di Roberto Visentin e oggi consigliere comunale con i democratici, accusato di favoreggiamento, per aver anticipato alla Princiotta l’ipotesi di una campagna diffamatoria a mezzo stampa orchestrata da tre rappresentanti dell’assemblea. Archiviate invece le accuse di abuso d’ufficio e truffa in concorso per l’assessore alle politiche scolastiche Valeria Troia, scagionata nell’indagine sulla realizzazione di un campo estivo per ragazzi organizzato dall’associazione locale. Restano indagati invece la consigliera comunale, nonché membro della segreteria regionale Pd, Carmen Castelluccio, accusata di tentata truffa e turbativa di procedura amministrativa, insieme al ma- rito (titolare dell’associazione) e a tre responsabili del Comune.
NELLA CORPOSA inchiesta sugli appalti per la gestione di asili nido, impianti sportivi e telesoccorso, è indagato il consigliere di maggioranza Alberto Palestro, appartenente al gruppo Siracusa democratica e vicino all’assessore al Bilancio Gianluca Scrofani, in quota Udc. Infine restano i 49 consiglieri comunali della prece- dente e attuale amministrazione, coinvolti nello scandalo ‘gettonopoli’, e indagati per irregolarità in merito ai gettoni di presenza e rimborsi spese per partecipare ai lavori delle varie commissioni consiliari.
** Articolo pubblicato sul cartaceo Il Fatto Quotidiano, domenica 3 luglio 2016, pagina 7 **
Saul Caia
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
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