Il mondo guarda Roma indignata
Le manifestazioni degli “indiganti” svoltesi in contemporanea nel mondo sono state tutte pacifiche, l’unica nota negativa arriva dall’Italia. Nella giornata di sabato Roma si è trasfromata nel campo di battaglia tra un piccolo gruppo di esaltati, i “black block”, contro tutti: forze dell’ordine, manifestanti, passanti, giornalisti. Ecco come il mondo ha guardado agli scontri di Roma.
Iniziamo dagli States e lo facciamo con il Washington Post che scrive: “i manifestanti, alcuni indossando maschere antigas, strappato ciottoli e lastre di marciapiede per lanciarli contro la polizia ed edifici, hanno rotto le finestre con i martelli. La Polizia ha risposto con getti d’acqua e gas lacrimogeni. I manifestanti hanno anche fatto irruzione in una chiesa, strappando un crocifisso dal muro e distrutto una statua della Vergine Maria”.
Il New York Times prova a fare un bilancio: “A Roma, una manifestazione di spessore con diffusione tensione. La polizia stima che decine di manifestanti sono rimasti feriti, insieme a 26 agenti delle forze di controllo; 20 persone erano state arrestate già sabato sera”.
Il quotidiano tedesco Bild.de racconta che: “A Roma ci sono state rivolte! Scontri nei pressi del Ministero della Difesa, dove ci sono state diverse esplosioni e bombe fumogene, ci sono stati 70 feriti, tre gravi. In serata, il gruppo di uomini mascherati consegnato feroci scontri per le strade con la polizia. Questo è andato con cannoni ad acqua contro i autonome”.
Dalla Spagna El Pais conferma la guerriglia romana: “Roma è stata lo nota stonata di una giornata che trascorreva, in generale, tranquilla. Gli scontri tra polizia e centinaia di incappucciati, hanno tolto la voce a decine di migliaia di manifestanti e trasformato le strade della capitale italiana la scena di una battaglia”.
Più duro il commento dell’altro quotidiano iberico El Mundo: “Hanno bruciato auto, i supermercati sono stati aggrediti, hanno distrutto l’ufficio di un’agenzia, hanno dato fuoco agli uffici del Ministero della Difesa, organizzato barricate, hanno attaccato la polizia con ciottoli e anche con Molotov occasionali, hanno dato fuoco a un furgone delle forze di sicurezza con due agenti all’interno. Hanno assaltato una chiesa e distrutto la statua di una vergine, hanno attaccato i giornalisti che hanno cercato di fotografare o registrare la vostra telecamere”.
Infine alcuni spunti arrivano dalla Francia, Liberation scrive: “La violenza esplosa sabato a Roma, accanto alla sfilata di “indignati” che ha riunito decine di migliaia di persone nella capitale italiana durante la Giornata Mondiale organizzata da questo movimento”. Mentre Le Figaro titola: “Il centro di Roma trasformato in un campo di battaglia”.
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Saul Caia
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
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