Lo strano portafortuna del mafioso Vincent Basciano

Vincent Basciano è un ex padrino della famiglia mafiosa di New York dei Bonanno, già condannato all’ergastolo nel 2008 per omicidio, ha una ricca fedina penale che comprende fra le altre, condanne per traffico di droga, reciclaggio, estorsione e racket. Nato nel ’59 nel Bronx da genitori italiani, Basciano deve il suo soprannome, “Vinny Gorgeous“, al centro estetico di sua proprietà chiamato “Hello Gorgeous”.

Basciano è anche celebre per presentarsi vestito in maniera impeccabile agli incontri con gli altri ‘familiari’. Amante della moda e del lusso, il boss ha sempre sfoggiato un abbigliamento curato nei minimi dettagli. Persino davanti ai giudici del processo che lo vede oggi imputato per l’omicidio di Randolph Pizzolo, Basciano avrebbe voluto mantenere il suo stile. Ma qualcosa è andato storto.

Su richiesta degli avvocati del boss, il giudice federale Nicholas Garaufis aveva emesso un ordine per consentire ai familiari di preparare un piccolo guardaroba in vista del processo. Nella lista erano presenti canottiere, calzini, scarpe, camicie, pantaloni e giacche, ma non c’era alcun accenno alle cravatte. Al momento della consegna, il boss ha fatto notare l’assenza dei suoi amati accessori che però non potevano essere aggiunti a causa dei rigidi regolamenti del Metropolitan Detention Center. Un dramma per Basciano. All’udienza dello scorso martedì, si sarebbe dovuto presentare dinanzi alla corte indossando solamente abito grigio e camicia bianca. Per sua fortuna ci ha pensato lo stesso giudice Garaufis che, qualche minuto prima del processo, ha prestato al boss una sua cravatta rossa rigata di Brooks Brothers.

Oggi, secondo giorno dell’udienza, il boss si è ripresentato in aula con la stessa cravatta, chiedendo al giudice di poterla tenere almeno fino al termine del processo ritenendo che possa portargli fortuna ed evitare la condanna a morte.

Già nel 2007 Garaufis –in occasione di un altro processo per omicidio- si era mostrato clemente nei confronti di Basciano, prestandogli una camicia pulita e una cravatta. Eppure in quell’occasione, nonostante il gesto solidale, Basciano venne comunque condannato all’ergastolo per il delitto di Franco Santoro.

[pubblicato su America24]

Saul Caia

Saul Caia

Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento.
Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.
Saul Caia

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Giornalista freelance. Dopo alcune esperienze all'estero, tra cui Spagna, Canada e Stati Uniti, sono rientrato in Sicilia. Oggi collaboro con Il Fatto Quotidiano realizzando video e articoli di cronaca e approfondimento. Tra i riconoscimenti più importanti ho ricevuto il DIG Awards 2017, il premio 'Roberto Morrione' 2012, il premio giornalista emergente in Sicilia 'Giuseppe Francese' 2016.

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